«Se la nostra mission è la tutela e la qualificazione dell’agente di commercio, la formazione ne costituisce la base». Così Franco Damiani, presidente di ATSC (Agenti Teramo Senza Confini) spiega l’iniziativa varata da Atsc con l’Università di Teramo ed Enasarco, dell’indirizzo triennale per l’azienda e il commercio all’interno del Corso di laurea in Scienze della comunicazione, che ha raggiunto ormai quota 600 iscritti provenienti da tutto il Paese per un corso unico in Italia.
Oggi alle 15 si terrà nell’Aula Magna dell’Università la seconda sessione di proclamazione delle lauree in “Scienze della Comunicazione – indirizzo per l’azienda e il commercio Coorte ATSC”. Conseguiranno il titolo di dottore 44 agenti di commercio e consulenti finanziari, che si aggiungono ai 48 della prima edizione, raggiungendo così il numero di 92 laureati professionisti della Coorte ATSC. Sarà presente, con il Rettore Luciano D’Amico, l’intero corpo docente e il preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Stefano Traini, anche il presidente della Fondazione Enasarco, Gianroberto Costa.
«Quella dell’agente di commercio», spiega il presidente Damiani, «non è più una professione di ripiego. Non è neanche un lavoro limitato alle transazioni, ma è oramai una attività di consulenza. Noi andiamo dal cliente con una valigia piena di idee. Da qui è scaturito tre anni fa il partenariato di Atsc con l’Università di Teramo per il corso di laurea in Scienze della comunicazione con indirizzo per l’azienda e il commercio. All’interno di questo indirizzo sono inserite materie inerenti la nostra attività, come tecniche di vendita, psicologia della comunicazione, management, marketing e così via.
Nello stesso tempo anche il Ministero sta portando avanti il discorso delle lauree professionalizzanti, mentre le Camere di commercio hanno riconosciuto questo corso come valido per svolgere l’attività di agente di commercio. Inoltre Enasarco, il nostro ente previdenziale, per la prima volta dopo 70 anni ha messo a disposizione un milione e mezzo per la formazione e quindi agli iscritti è garantito il rimborso del 50% delle tasse universitarie». Incentivi normativi ed economici, dunque che, assieme a quelli del governo per le neoassunzioni, hanno spinto molti neodiplomati ad iscriversi al corso.
«Sono giovani», dice Damiani, «che hanno la possibilità di iniziare un’attività qualificante». L’agente di commercio resta infatti una delle professioni più gettonate dal mercato del lavoro. Damiani ricorda che attorno a questa figura ruota il 70% del Pil nazionale. Tutti o quasi i settori economici hanno bisogno di questi speciali e, potremmo dire, nuovi, consulenti. «E infatti il nostro è il primo lavoro a risentire della crisi e il primo a godere dei benefici della ripresa».
E oggi Damiani vede la ripresa? «La avverto in settori specifici, cioè nelle aziende che hanno cavalcato l’innovazione».
«Se la nostra mission è la tutela e la qualificazione dell’agente di commercio, la formazione ne costituisce la base». Così Franco Damiani, presidente di ATSC (Agenti Teramo Senza Confini) spiega l’iniziativa varata da Atsc con l’Università di Teramo ed Enasarco, dell’indirizzo triennale per l’azienda e il commercio all’interno del Corso di laurea in Scienze della comunicazione, che ha raggiunto ormai quota 600 iscritti provenienti da tutto il Paese per un corso unico in Italia.
Oggi alle 15 si terrà nell’Aula Magna dell’Università la seconda sessione di proclamazione delle lauree in “Scienze della Comunicazione – indirizzo per l’azienda e il commercio Coorte ATSC”. Conseguiranno il titolo di dottore 44 agenti di commercio e consulenti finanziari, che si aggiungono ai 48 della prima edizione, raggiungendo così il numero di 92 laureati professionisti della Coorte ATSC. Sarà presente, con il Rettore Luciano D’Amico, l’intero corpo docente e il preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione, Stefano Traini, anche il presidente della Fondazione Enasarco, Gianroberto Costa.
«Quella dell’agente di commercio», spiega il presidente Damiani, «non è più una professione di ripiego. Non è neanche un lavoro limitato alle transazioni, ma è oramai una attività di consulenza. Noi andiamo dal cliente con una valigia piena di idee. Da qui è scaturito tre anni fa il partenariato di Atsc con l’Università di Teramo per il corso di laurea in Scienze della comunicazione con indirizzo per l’azienda e il commercio. All’interno di questo indirizzo sono inserite materie inerenti la nostra attività, come tecniche di vendita, psicologia della comunicazione, management, marketing e così via.
Nello stesso tempo anche il Ministero sta portando avanti il discorso delle lauree professionalizzanti, mentre le Camere di commercio hanno riconosciuto questo corso come valido per svolgere l’attività di agente di commercio. Inoltre Enasarco, il nostro ente previdenziale, per la prima volta dopo 70 anni ha messo a disposizione un milione e mezzo per la formazione e quindi agli iscritti è garantito il rimborso del 50% delle tasse universitarie». Incentivi normativi ed economici, dunque che, assieme a quelli del governo per le neoassunzioni, hanno spinto molti neodiplomati ad iscriversi al corso.
«Sono giovani», dice Damiani, «che hanno la possibilità di iniziare un’attività qualificante». L’agente di commercio resta infatti una delle professioni più gettonate dal mercato del lavoro. Damiani ricorda che attorno a questa figura ruota il 70% del Pil nazionale. Tutti o quasi i settori economici hanno bisogno di questi speciali e, potremmo dire, nuovi, consulenti. «E infatti il nostro è il primo lavoro a risentire della crisi e il primo a godere dei benefici della ripresa».
E oggi Damiani vede la ripresa? «La avverto in settori specifici, cioè nelle aziende che hanno cavalcato l’innovazione».