É per me motivo di orgoglio e di emozione parlare oggi in rappresentanza dei miei colleghi della Corote ATSC. L’emozione è duplice se penso che in questa sala avrei dovuto esserci 25 anni fa, quando mancai per un soffio la laurea in Giurisprudenza. Il ricordo è ancora vivo e per me personalmente, ma anche per molti dei miei colleghi, questa laurea rappresenta un cerchio che si chiude, il pezzo mancante del puzzle che si completa.

Artefice di questo è stato indubbiamente il Dott. Franco Damiani, la cui brillante intuizione unita alla caparbirtà tutta abruzzese, ha portato tanti di noi a realizzare i propri obiettivi e l’Abruzzo e Teramo ad essere al centro degli interessi di agenti di commercio e consulenti finanziari provenienti da tutta l’Italia. A lui e al suo staff, in particolare alla Dott.ssa Gregori, va tutto il mio ringraziamento, non solo come professionista, ma anche come Abruzzese, per aver fatto conoscere la nostra Regione, unica nella sua bellezza, a colleghi che non l’avevano mai vista.Grazie alla loro “insistenza”, al loro spirito di coinvolgimento, alla loro organizzazione ci siamo trovati re anni fa ad essere iscritti e oggi festeggiamo il titolo conseguito. Grazie, di cuore.

Il percorso è stato faticoso, come qualunque percorso universitario di livello, ma anche di soddisfazione. Abbiamo investito su noi stessi, perchè come è stato già detto in quest’aula “Studiare consente di essere immersi in un percorso di crescita culturale, anche intimo, che rende ognuno interessante a se stesso e poi agli altri, favorendo quella possibilità di condividere e condividersi che è lo scopo stesso del nostro essere vivi”; non è stato difficile farlo alla nostra età, perchè lavoriamo da tanti anni e abbiamo capito che lo studio è una componente essenziale, permanente,strutturale, ineludibile della professione. Chi vuole lavorare ad un certo livello deve scegliere di studiare per tutta la vita. E qullo che conta non è quello che abbiamo studiato ma quello che studieremo, perchè viviamo in un contesto dinamico. Quello che conta è il flow dello studio e non lo stock, conta l’intenzione del prossimo mese, del prossimo anno. Perchè studiare ci rende diversi. Diversi e migliori.

Conciliare tutto questo con il lavoro, la famiglia, la gestione della vita quotidiana è stato possibile grazie a voi, persone eccezionali che abbiamo accanto, che ci avete sostenuto, incoraggiato e anche sopportato nei momenti di maggiore impegno, quando non potendo rubare tempo al lavoro lo abbiamo dovuto rubare agli affetti Oggi leggiamo nei vostri occhi tutto l’orgoglio per aver condiviso questa scelta.

E che dire dei colleghi, con i quali ci siamo scambiati appunti, tes, libri, viaggi, pareri e preoccupazioni anche lavorative! Con molti di loro si sono istaurati rapporti di amicizia vera che dureranno nel tempo.

Ma la difficoltà più grande, quella inconfessabile, latente e oggi finalmente risolta, riguarda noi stessi e il nostro rapporto con l’essere giudicati. Provate per un attimo a mettervi nei nostri panni: quello che per un ragazzo è scontato per noi non lo è affatto, soprattutto quando a giudicarci sono persone a volte anche più giovani di noi. E qui abbiamo trovato un corpo insegnante straordinario, che voglio ringraziare tutto tramite il Magnifico Rettore, Prof. Dino Mastrocola con il quale ho l’onore di condividere le origini guardiesi, il Prof. Stefano Traini, in qualità di Preside della facoltà, il Prof Christian Corsi, delegato di facoltà per la Coorte ATSC e prossimo preside di questo corso di laurea e il Presidente del corso di laurea di Scienze della Comunicazione, Prof. Gabriele D’Autilia.

Tutti i docenti che abbiamo incontrato hanno rpeteso tanto, come è giusto che sia in una università che premia il merito. Ma hanno dato moltissimo, non solo riuscendo a condensare magnificamente i corposi programmi nelle poche ore a disposizione, ma addirittura trovando spunti concreti di adattabilità al nostro lavoro, in un percorso a volte anche di scambio di esperienze tra professionisti. Permettetemi, infine, di ringraziare il mio relatore, la Prof,ssa Sciannella, che con la sua competenza, la sua passione, il suo entusiasmo contagioso, la sua raffinata disponibilità mi ha spinta ad approfondire tematiche che per il mio lavoro saranno fondamentali negli anni a venire.

E allora concludo con una speranza: che questa nostra prestigiosa Università offra, a chi voglia proseguire questo cammino, un percorso di eccellenza con una laurea magistrale, magari differenziando le diverse anime e competenze dell’agente di commercio e del consulente finanziario, puntando per entrambi alla valorizzazione del capitale umano, scientificamente in accordo con le novità dirompenti della tecnologia.

Perchè, come diceva la Montalcini, “il cervello non ha rughe: se continua a lavorare sodo, si rinnova continuamente, anche dopo gli 80 anni e, a differenza di altri organi, può persino migliorare”.

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É per me motivo di orgoglio e di emozione parlare oggi in rappresentanza dei miei colleghi della Corote ATSC. L’emozione è duplice se penso che in questa sala avrei dovuto esserci 25 anni fa, quando mancai per un soffio la laurea in Giurisprudenza. Il ricordo è ancora vivo e per me personalmente, ma anche per molti dei miei colleghi, questa laurea rappresenta un cerchio che si chiude, il pezzo mancante del puzzle che si completa.

Artefice di questo è stato indubbiamente il Dott. Franco Damiani, la cui brillante intuizione unita alla caparbirtà tutta abruzzese, ha portato tanti di noi a realizzare i propri obiettivi e l’Abruzzo e Teramo ad essere al centro degli interessi di agenti di commercio e consulenti finanziari provenienti da tutta l’Italia. A lui e al suo staff, in particolare alla Dott.ssa Gregori, va tutto il mio ringraziamento, non solo come professionista, ma anche come Abruzzese, per aver fatto conoscere la nostra Regione, unica nella sua bellezza, a colleghi che non l’avevano mai vista.Grazie alla loro “insistenza”, al loro spirito di coinvolgimento, alla loro organizzazione ci siamo trovati re anni fa ad essere iscritti e oggi festeggiamo il titolo conseguito. Grazie, di cuore.

Il percorso è stato faticoso, come qualunque percorso universitario di livello, ma anche di soddisfazione. Abbiamo investito su noi stessi, perchè come è stato già detto in quest’aula “Studiare consente di essere immersi in un percorso di crescita culturale, anche intimo, che rende ognuno interessante a se stesso e poi agli altri, favorendo quella possibilità di condividere e condividersi che è lo scopo stesso del nostro essere vivi”; non è stato difficile farlo alla nostra età, perchè lavoriamo da tanti anni e abbiamo capito che lo studio è una componente essenziale, permanente,strutturale, ineludibile della professione. Chi vuole lavorare ad un certo livello deve scegliere di studiare per tutta la vita. E qullo che conta non è quello che abbiamo studiato ma quello che studieremo, perchè viviamo in un contesto dinamico. Quello che conta è il flow dello studio e non lo stock, conta l’intenzione del prossimo mese, del prossimo anno. Perchè studiare ci rende diversi. Diversi e migliori.

Conciliare tutto questo con il lavoro, la famiglia, la gestione della vita quotidiana è stato possibile grazie a voi, persone eccezionali che abbiamo accanto, che ci avete sostenuto, incoraggiato e anche sopportato nei momenti di maggiore impegno, quando non potendo rubare tempo al lavoro lo abbiamo dovuto rubare agli affetti Oggi leggiamo nei vostri occhi tutto l’orgoglio per aver condiviso questa scelta.

E che dire dei colleghi, con i quali ci siamo scambiati appunti, tes, libri, viaggi, pareri e preoccupazioni anche lavorative! Con molti di loro si sono istaurati rapporti di amicizia vera che dureranno nel tempo.

Ma la difficoltà più grande, quella inconfessabile, latente e oggi finalmente risolta, riguarda noi stessi e il nostro rapporto con l’essere giudicati. Provate per un attimo a mettervi nei nostri panni: quello che per un ragazzo è scontato per noi non lo è affatto, soprattutto quando a giudicarci sono persone a volte anche più giovani di noi. E qui abbiamo trovato un corpo insegnante straordinario, che voglio ringraziare tutto tramite il Magnifico Rettore, Prof. Dino Mastrocola con il quale ho l’onore di condividere le origini guardiesi, il Prof. Stefano Traini, in qualità di Preside della facoltà, il Prof Christian Corsi, delegato di facoltà per la Coorte ATSC e prossimo preside di questo corso di laurea e il Presidente del corso di laurea di Scienze della Comunicazione, Prof. Gabriele D’Autilia.

Tutti i docenti che abbiamo incontrato hanno rpeteso tanto, come è giusto che sia in una università che premia il merito. Ma hanno dato moltissimo, non solo riuscendo a condensare magnificamente i corposi programmi nelle poche ore a disposizione, ma addirittura trovando spunti concreti di adattabilità al nostro lavoro, in un percorso a volte anche di scambio di esperienze tra professionisti. Permettetemi, infine, di ringraziare il mio relatore, la Prof,ssa Sciannella, che con la sua competenza, la sua passione, il suo entusiasmo contagioso, la sua raffinata disponibilità mi ha spinta ad approfondire tematiche che per il mio lavoro saranno fondamentali negli anni a venire.

E allora concludo con una speranza: che questa nostra prestigiosa Università offra, a chi voglia proseguire questo cammino, un percorso di eccellenza con una laurea magistrale, magari differenziando le diverse anime e competenze dell’agente di commercio e del consulente finanziario, puntando per entrambi alla valorizzazione del capitale umano, scientificamente in accordo con le novità dirompenti della tecnologia.

Perchè, come diceva la Montalcini, “il cervello non ha rughe: se continua a lavorare sodo, si rinnova continuamente, anche dopo gli 80 anni e, a differenza di altri organi, può persino migliorare”.

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