PETIZIONE PENSIONE ENASARCO

“Pensione Enasarco a 67 anni? Usarci dice no!”

Il Governo Monti ed il ministro Fornero vogliono fare degli Agenti di Commercio una Categoria di esodati e lo fanno introducendo per legge l’obbligo anche per l’Enasarco di osservare parametri di bilancio assurdi che spingono l’età pensionabile dagli attuali 65 a 67 anni.

Infatti il D.L 201/2011 così detto “salva Italia” pone anche per l’Enasarco, unico ente di previdenza tra tutti quelli toccati da questo provvedimento ad erogare una pensione integrativa e non sostitutiva a quella Inps, ad applicare regole pensate per categorie di lavoratori a posto fisso o che comunque, come i giornalisti, i medici, i commercialisti, gli avvocati, i notai ecc. possono proseguire la propria attività lavorativa anche in età avanzata.

Per gli Agenti di commercio invece questo obbligo posto in capo all’Enasarco rischia di essere solamente una ingiustificata mannaia, infatti per noi agenti è il mercato a dettare le regole, e a 67 anni c’è da domandare al Ministro Fornero quali aziende continueranno a farci lavorare ed a non preferire invece colleghi più giovani e fisicamente meglio disposti ad affrontare un lavoro fatto di migliaia di chilometri in auto e centinaia di visite alla clientela ogni mese.

Questo provvedimento, al quale l’Usarci ha detto un chiaro “NO” se applicato alla lettera creerà una massa di agenti anziani esodati, espulsi dal mercato, senza reddito e senza pensioni.

L’andare in pensione non a 65 anni, età già elevata per chi svolge questo lavoro, non può essere un obbligo ma al massimo una scelta, questo è ciò che l’Usarci ha dichiarato nel corso della riunione delle parti sociali convocata dal Presidente della Fondazione Enasarco lo scorso 12 settembre per illustrare l’insieme di provvedimenti da adottare anche nella nostra previdenza per rientrare nei nuovi parametri cinquantennali (in precedenza erano trentacinquennali) voluti dal Governo.

Nella riunione si è altresì sottolineata l’ingiustizia di un provvedimento che, tra le altre cose, obbliga l’Enasarco a realizzare un risparmio delle spese del 10% da versare poi nelle casse fameliche dello Stato trasformando di fatto questo risparmio in una vera e propria “tassa sulle nostre pensioni”.

Insomma grazie a Monti ed alla Fornero non solo rischiamo di andare in pensione quando la pensione non servirà più, ma anche di incassarne un bel pezzo in meno per devolverlo allo Stato, che mai e poi mai ha versato al nostro Ente di previdenza un solo euro di aiuti ma cha anzi ha sempre incassato dall’Enasarco imposte senza sconti su tutto il nostro patrimonio immobiliare.

A queste condizioni l’Usarci non ci sta! Se anche tu la pensi come noi e credi che andare in pensione a 65 anni sia già un grande sforzo ma che essere obbligati ad andarci a 67 sia una vera ingiustizia faccelo sapere compilando la PETIZIONE cliccando sul link indicato.

Se anche tu pensi che non si possa passare sopra i nostri sacrosanti diritti e che al massimo quella di andare in pensione a 67 anni anziché a 65 possa solamente essere una scelta libera e personale dacci forza e se non lo sei già vieni anche tu ad iscriverti all’Usarci.

Se invece preferirai la sterile ed inutile lamentela personale, se invece non troverai il tempo e la voglia per aggiungere anche la tua voce a quella di tutti i tuoi colleghi allora vorrà dire che darai ragione a chi, investito da un mandato popolare, anziché fare gli interessi veri della “gente” si limita ad imporre vessazioni ingiuste.

Dacci la tua adesione iscrivendoti all’Usarci, noi ti promettiamo che i Consiglieri di Amministrazione espressi dall’Usarci in seno ad CdA Enasarco voteranno “No” all’elevazione dell’età pensionabile da 65 a 67 anni, perché quella dei 67 anni sia al massimo una scelta ma non un obbligo.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

Indichiamo di seguito i link:

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“Pensione Enasarco a 67 anni? Usarci dice no!”

Il Governo Monti ed il ministro Fornero vogliono fare degli Agenti di Commercio una Categoria di esodati e lo fanno introducendo per legge l’obbligo anche per l’Enasarco di osservare parametri di bilancio assurdi che spingono l’età pensionabile dagli attuali 65 a 67 anni.

Infatti il D.L 201/2011 così detto “salva Italia” pone anche per l’Enasarco, unico ente di previdenza tra tutti quelli toccati da questo provvedimento ad erogare una pensione integrativa e non sostitutiva a quella Inps, ad applicare regole pensate per categorie di lavoratori a posto fisso o che comunque, come i giornalisti, i medici, i commercialisti, gli avvocati, i notai ecc. possono proseguire la propria attività lavorativa anche in età avanzata.

Per gli Agenti di commercio invece questo obbligo posto in capo all’Enasarco rischia di essere solamente una ingiustificata mannaia, infatti per noi agenti è il mercato a dettare le regole, e a 67 anni c’è da domandare al Ministro Fornero quali aziende continueranno a farci lavorare ed a non preferire invece colleghi più giovani e fisicamente meglio disposti ad affrontare un lavoro fatto di migliaia di chilometri in auto e centinaia di visite alla clientela ogni mese.

Questo provvedimento, al quale l’Usarci ha detto un chiaro “NO” se applicato alla lettera creerà una massa di agenti anziani esodati, espulsi dal mercato, senza reddito e senza pensioni.

L’andare in pensione non a 65 anni, età già elevata per chi svolge questo lavoro, non può essere un obbligo ma al massimo una scelta, questo è ciò che l’Usarci ha dichiarato nel corso della riunione delle parti sociali convocata dal Presidente della Fondazione Enasarco lo scorso 12 settembre per illustrare l’insieme di provvedimenti da adottare anche nella nostra previdenza per rientrare nei nuovi parametri cinquantennali (in precedenza erano trentacinquennali) voluti dal Governo.

Nella riunione si è altresì sottolineata l’ingiustizia di un provvedimento che, tra le altre cose, obbliga l’Enasarco a realizzare un risparmio delle spese del 10% da versare poi nelle casse fameliche dello Stato trasformando di fatto questo risparmio in una vera e propria “tassa sulle nostre pensioni”.

Insomma grazie a Monti ed alla Fornero non solo rischiamo di andare in pensione quando la pensione non servirà più, ma anche di incassarne un bel pezzo in meno per devolverlo allo Stato, che mai e poi mai ha versato al nostro Ente di previdenza un solo euro di aiuti ma cha anzi ha sempre incassato dall’Enasarco imposte senza sconti su tutto il nostro patrimonio immobiliare.

A queste condizioni l’Usarci non ci sta! Se anche tu la pensi come noi e credi che andare in pensione a 65 anni sia già un grande sforzo ma che essere obbligati ad andarci a 67 sia una vera ingiustizia faccelo sapere compilando la PETIZIONE cliccando sul link indicato.

Se anche tu pensi che non si possa passare sopra i nostri sacrosanti diritti e che al massimo quella di andare in pensione a 67 anni anziché a 65 possa solamente essere una scelta libera e personale dacci forza e se non lo sei già vieni anche tu ad iscriverti all’Usarci.

Se invece preferirai la sterile ed inutile lamentela personale, se invece non troverai il tempo e la voglia per aggiungere anche la tua voce a quella di tutti i tuoi colleghi allora vorrà dire che darai ragione a chi, investito da un mandato popolare, anziché fare gli interessi veri della “gente” si limita ad imporre vessazioni ingiuste.

Dacci la tua adesione iscrivendoti all’Usarci, noi ti promettiamo che i Consiglieri di Amministrazione espressi dall’Usarci in seno ad CdA Enasarco voteranno “No” all’elevazione dell’età pensionabile da 65 a 67 anni, perché quella dei 67 anni sia al massimo una scelta ma non un obbligo.

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