Usarci al tavolo dell’Opes
Il 18 novembre si è riunito a Teramo l’Opes, l’Osservatorio provinciale per l’economia e lo sviluppo, per la valutazione delle prospettive future in merito al periodo congiunturale del sistema produttivo socio-economico della provincia di Teramo.
È stata l’occasione per esporre alla politica, alle istituzioni e alle parti sociali, le difficoltà e le conseguenze negative che la nostra categoria ha maggiormente accusato per gli effetti della crisi.
Un’opportunità per ribadire che la nostra è una particolare professione che sicuramente è un rifugio della disoccupazione, un grande avviamento al lavoro e che l’agente di commercio lavorando con scienza e coscienza è un artefice dello sviluppo economico e contribuisce a muovere l’economia del nostro territorio.
Abbiamo condiviso con le parti sociali, che una buona rete vendita è un fattore ancora più determinante per la valutazione dell’impresa, da parte delle banche e quindi la possibilità di avere credito.
Una rete vendita efficace, capace di mantenere la presa sui clienti, nei momenti difficili, è la prima garanzia perché l’azienda possa tornare a crescere e creare reddito per il futuro.
La circostanza ha permesso di confermare che l’agente di commercio anche se inserito nel settore del commercio non ha mai goduto dei benefici e delle agevolazioni finanziarie per il commercio.
È stato detto a tutti di credere negli agenti di commercio, prevedere incentivi, introdurre la categoria tra i potenziali beneficiari del commercio, aiutare i giovani e quindi finanziare interventi per garantire un lavoro di qualità, aggiornato e pronto al cambiamento di mercato, è necessario inoltre garantire una formazione continua, durante l’intero percorso professionale.
Ma non una formazione sterile e scolastica, che renda solo ai formatori, ma una formazione concreta, più efficiente ed attuale anche attraverso le imprese e le associazioni di categorie, anche con stage in azienda.
Perché valorizzare la professione significa anche incrementare il valore delle aziende e della produzione, ed è evidente che maggiori sono i fatturati(le provvigioni) per gli agenti , e maggiori sono i fatturati per le imprese.
Alla riunione è stato condiviso da tutti che per uscire dalla crisi bisogna lavorare insieme, fare squadra, l’assessore Ezio Vannucci (Attività produttive), ha garantito un utilizzo più attento dell’Osservatorio, in linea con il bisogno di concertare valutazioni adatti con l’esigenza del mondo produttivo, l’assessore Eva Guardiani (Lavoro Formazione professionale) ha annunciato che ci sono risorse per una nuova programmazione formativa in grado di rispondere alle esigenze delle imprese.
Infine il presidente della provincia Valter Catarra ha detto che apprende con piacere che molte loro idee coincidono con le proposte dei sindacati e delle associazioni datoriali e che molti punti si trasformeranno in un’agenda di lavoro a breve termine.
Alla riunione sono intervenuti anche consiglieri provinciali di maggioranza (Luca Corona ed Emidio Di Matteo) e di opposizione (Ernino D’Agostino Ugo Nori, Giuseppe Di Febo), Confindustria, Api, Cna, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Legapesca, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, Università di Teramo, Comune di Giulianova, Camera di Commercio e Banca Tercas.
Usarci al tavolo dell’Opes
Il 18 novembre si è riunito a Teramo l’Opes, l’Osservatorio provinciale per l’economia e lo sviluppo, per la valutazione delle prospettive future in merito al periodo congiunturale del sistema produttivo socio-economico della provincia di Teramo.
È stata l’occasione per esporre alla politica, alle istituzioni e alle parti sociali, le difficoltà e le conseguenze negative che la nostra categoria ha maggiormente accusato per gli effetti della crisi.
Un’opportunità per ribadire che la nostra è una particolare professione che sicuramente è un rifugio della disoccupazione, un grande avviamento al lavoro e che l’agente di commercio lavorando con scienza e coscienza è un artefice dello sviluppo economico e contribuisce a muovere l’economia del nostro territorio.
Abbiamo condiviso con le parti sociali, che una buona rete vendita è un fattore ancora più determinante per la valutazione dell’impresa, da parte delle banche e quindi la possibilità di avere credito.
Una rete vendita efficace, capace di mantenere la presa sui clienti, nei momenti difficili, è la prima garanzia perché l’azienda possa tornare a crescere e creare reddito per il futuro.
La circostanza ha permesso di confermare che l’agente di commercio anche se inserito nel settore del commercio non ha mai goduto dei benefici e delle agevolazioni finanziarie per il commercio.
È stato detto a tutti di credere negli agenti di commercio, prevedere incentivi, introdurre la categoria tra i potenziali beneficiari del commercio, aiutare i giovani e quindi finanziare interventi per garantire un lavoro di qualità, aggiornato e pronto al cambiamento di mercato, è necessario inoltre garantire una formazione continua, durante l’intero percorso professionale.
Ma non una formazione sterile e scolastica, che renda solo ai formatori, ma una formazione concreta, più efficiente ed attuale anche attraverso le imprese e le associazioni di categorie, anche con stage in azienda.
Perché valorizzare la professione significa anche incrementare il valore delle aziende e della produzione, ed è evidente che maggiori sono i fatturati(le provvigioni) per gli agenti , e maggiori sono i fatturati per le imprese.
Alla riunione è stato condiviso da tutti che per uscire dalla crisi bisogna lavorare insieme, fare squadra, l’assessore Ezio Vannucci (Attività produttive), ha garantito un utilizzo più attento dell’Osservatorio, in linea con il bisogno di concertare valutazioni adatti con l’esigenza del mondo produttivo, l’assessore Eva Guardiani (Lavoro Formazione professionale) ha annunciato che ci sono risorse per una nuova programmazione formativa in grado di rispondere alle esigenze delle imprese.
Infine il presidente della provincia Valter Catarra ha detto che apprende con piacere che molte loro idee coincidono con le proposte dei sindacati e delle associazioni datoriali e che molti punti si trasformeranno in un’agenda di lavoro a breve termine.
Alla riunione sono intervenuti anche consiglieri provinciali di maggioranza (Luca Corona ed Emidio Di Matteo) e di opposizione (Ernino D’Agostino Ugo Nori, Giuseppe Di Febo), Confindustria, Api, Cna, Confcooperative, Cgil, Cisl, Uil, Legapesca, Confesercenti, Confartigianato, Casartigiani, Università di Teramo, Comune di Giulianova, Camera di Commercio e Banca Tercas.