Care colleghe e cari colleghi,
desidero condividere con voi alcune considerazioni in merito alle prossime elezioni Enasarco, previste dal 6 al 16 giugno 2025.
In questi giorni avrete ricevuto comunicazioni che vi invitano a “contribuire” a scegliere i nuovi consiglieri dell’Enasarco, per poi rispondere ad un questionario che dovrebbe raccogliere le vostre idee su come migliorare l’ente. Tuttavia, alla luce della situazione attuale, riteniamo necessario un chiarimento su quanto sta avvenendo.
Una sola lista in corsa: un’occasione mancata per il pluralismo
Ad oggi, risulta ammessa una sola lista alla consultazione elettorale, sostenuta da nove sigle sindacali. Questo scenario, inedito per un’istituzione rappresentativa, solleva per noi alcuni interrogativi in merito alla reale possibilità di confronto democratico tra idee, progetti e visioni diverse.
La previsione di un unico elenco di candidati comporta infatti:
. la sostanziale previsione anticipata dei risultati, con elezione automatica dei primi 40 nominativi;
. la conseguente riduzione dell’efficacia del voto, che rischia di trasformarsi da esercizio democratico a mera formalità;
. un impatto economico non trascurabile, considerato che nel 2020 furono spesi oltre 400.000 euro per organizzare le elezioni.
Un’opportunità negata alla partecipazione e alla parità di genere
Come ATSC, insieme ad altre realtà sindacali, avevamo presentato una lista alternativa, fondata su principi di equilibrio e inclusività. La nostra proposta comprendeva 21 uomini e 19 donne, con profili professionali rappresentativi della categoria: agenti di commercio e consulenti finanziari attivi, laureati e impegnati nella tutela della professione.
Di contro la sola lista in corsa è composta quasi interamente da uomini. Scorrendo i nominativi, nei primi 40, solo al 25esimo posto una donna. Sembrerebbe un miraggio!
Nonostante il riconoscimento della nostra rappresentatività da parte del Ministero competente, la lista è stata esclusa. Abbiamo pertanto presentato ricorso formale, chiedendo anche la sospensione e l’annullamento della procedura elettorale, confidando in un riesame imparziale e trasparente.
Il nostro impegno continua
Ringraziamo sentitamente le colleghe e i colleghi che hanno condiviso il nostro progetto, aderendo alla lista “Un Enasarco per tutti”. Il vostro sostegno testimonia la volontà diffusa di rinnovare l’Ente, rendendolo più inclusivo, moderno e vicino alle esigenze reali della categoria.
Nel giorno in cui celebriamo il 79esimo anno della Repubblica Democratica, crediamo sia giusto ribadire l’importanza del pluralismo e della partecipazione. Per questo, riteniamo che il modello attuale non rispecchi appieno i principi democratici e di rappresentanza che la nostra professione merita.
Per i motivi appena elencati, noi ci dissociamo da un sistema che non ci consente di scegliere.
Restiamo a disposizione per ogni confronto costruttivo e vi terremo informati sulle prossime evoluzioni.
Dott. Franco Damiani
Presidente ATSC
Care colleghe e cari colleghi,
desidero condividere con voi alcune considerazioni in merito alle prossime elezioni Enasarco, previste dal 6 al 16 giugno 2025.
In questi giorni avrete ricevuto comunicazioni che vi invitano a “contribuire” a scegliere i nuovi consiglieri dell’Enasarco, per poi rispondere ad un questionario che dovrebbe raccogliere le vostre idee su come migliorare l’ente. Tuttavia, alla luce della situazione attuale, riteniamo necessario un chiarimento su quanto sta avvenendo.
Una sola lista in corsa: un’occasione mancata per il pluralismo
Ad oggi, risulta ammessa una sola lista alla consultazione elettorale, sostenuta da nove sigle sindacali. Questo scenario, inedito per un’istituzione rappresentativa, solleva per noi alcuni interrogativi in merito alla reale possibilità di confronto democratico tra idee, progetti e visioni diverse.
La previsione di un unico elenco di candidati comporta infatti:
. la sostanziale previsione anticipata dei risultati, con elezione automatica dei primi 40 nominativi;
. la conseguente riduzione dell’efficacia del voto, che rischia di trasformarsi da esercizio democratico a mera formalità;
. un impatto economico non trascurabile, considerato che nel 2020 furono spesi oltre 400.000 euro per organizzare le elezioni.
Un’opportunità negata alla partecipazione e alla parità di genere
Come ATSC, insieme ad altre realtà sindacali, avevamo presentato una lista alternativa, fondata su principi di equilibrio e inclusività. La nostra proposta comprendeva 21 uomini e 19 donne, con profili professionali rappresentativi della categoria: agenti di commercio e consulenti finanziari attivi, laureati e impegnati nella tutela della professione.
Di contro la sola lista in corsa è composta quasi interamente da uomini. Scorrendo i nominativi, nei primi 40, solo al 25esimo posto una donna. Sembrerebbe un miraggio!
Nonostante il riconoscimento della nostra rappresentatività da parte del Ministero competente, la lista è stata esclusa. Abbiamo pertanto presentato ricorso formale, chiedendo anche la sospensione e l’annullamento della procedura elettorale, confidando in un riesame imparziale e trasparente.
Il nostro impegno continua
Ringraziamo sentitamente le colleghe e i colleghi che hanno condiviso il nostro progetto, aderendo alla lista “Un Enasarco per tutti”. Il vostro sostegno testimonia la volontà diffusa di rinnovare l’Ente, rendendolo più inclusivo, moderno e vicino alle esigenze reali della categoria.
Nel giorno in cui celebriamo il 79esimo anno della Repubblica Democratica, crediamo sia giusto ribadire l’importanza del pluralismo e della partecipazione. Per questo, riteniamo che il modello attuale non rispecchi appieno i principi democratici e di rappresentanza che la nostra professione merita.
Per i motivi appena elencati, noi ci dissociamo da un sistema che non ci consente di scegliere.
Restiamo a disposizione per ogni confronto costruttivo e vi terremo informati sulle prossime evoluzioni.
Dott. Franco Damiani
Presidente ATSC