Care colleghe e cari colleghi,

con gioia, vi informo che Confassociazioni – a cui ATSC aderisce – ha ottenuto un successo dalle trattative avviate al Tavolo del lavoro autonomo convocato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 17 dicembre. A seguito dell’incontro, infatti, nella notte del 20 dicembre la Camera ha approvato lo stanziamento di un fondo pari a 1 miliardo di euro per l’esonero parziale nell’anno 2021 dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che abbiano percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000,00 euro e che abbiano subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 non inferiore al 33 per cento.

Beneficiari dell’esenzione, dunque, risultano essere anche gli agenti di commercio. Il raffronto del calo di fatturato non fa più riferimento ad un singolo mese (aprile 2020 su aprile 2019), ma ad un intero anno: una misura maggiormente inclusiva che sostiene una platea più ampia.

Nella stessa sede, è stato approvato anche l’ISCRO, l’ammortizzatore sociale per le partite iva iscritte alla Gestione separata INPS chiesto durante l’incontro. «Si tratta sicuramente di un importante passo in avanti per i professionisti di un mondo, quello del lavoro autonomo, provato da una crisi durissima che ha colpito di più giovani e donne» – ha dichiarato il Presidente di Confassociazioni, Dott. Angelo Deiana – «aspettavamo da tanto uno strumento di tutela per ridurre il divario tra garantiti e non garantiti. Ora è arrivato: grazie al Governo, alle forze di maggioranza e opposizione ed a tutte le altre Parti Sociali».

Al momento risultano, quindi, esclusi i lavoratori autonomi iscritti ad altre gestioni INPS e/o ad altre casse previdenziali. Confassociazioni ed ATSC continueranno a lavorare insieme a tutti per raggiungere anche questo risultato, anche in ragione della forza vitale riconosciuta ai lavoratori autonomi anche in chiave di implementazione del PIL.

Il Tavolo del lavoro autonomo ha posto anche la questione del divario generazionale e di genere, «che deve essere affrontata analizzando le motivazioni che ci portano tra i paesi che non hanno investito abbastanza sul tema, valutando anche la possibilità di utilizzo di interventi di welfare delle casse defiscalizzando l’intervento» ha affermato la Ministra in un’intervista. «Bisogna dare pari possibilità ed opportunità concrete alle donne per poter svolere il loro lavoro e continuare il proprio progetto di vita».

Per quanto riguarda, infine, il divario generazionale, l’arma più efficace è sicuramente la promozione del life long Learning – la formazione lungo l’intero arco della vita – ed il large life Learning: l’apprendimento “largo”, ad ampio spettro con il ricorso a skills più soft non necessariamente qualificanti la singola professione. «Siamo ventesimi in Europa per investimento in competenze» conclude Catalfo «Bisogna investire sulla formazione continua e intervenire su più fronti contemporaneamente: competenze, generazionale, donne, mezzogiorno».

In qualità di Presidente di ATSC, condivido in pieno la linea espressa dal Ministro Catalfo e da Confassociazioni. Secondo uno studio condotto da ATSC e presentato recentemente alla Commissione Europea, dal titolo Il consolidamento dell’Europa sociale: prospettive di life long Learning per implementare l’inclusione sociale – il numero degli agenti di commercio dal 2013 al 2020 – ha subito una diminuzione pari a 25.278 unità. Uno scenario drammatico e complesso, poiché strettamente connesso a diverse tematiche tra cui la scarsa protezione sociale storicamente tipica del settore, la sfiducia storica nei confronti dell’associazionismo e l’aumento costante dell’età media, riflesso di un lento ricambio generazionale. Una situazione che, sommata alle dinamiche innescate dalla pandemia, ha tutti i presupposti per acuire la crisi di settore oramai in atto da anni. Di conseguenza, oltre ad aiutare tali categorie nell’immediato con l’erogazione di fondi, dobbiamo insistere con politiche attive di lungo periodo lungimiranti, incentrate principalmente su due temi: formazione continua e giovani.

…con ATSC non si è mai soli!!!

 

Dott. Franco Damiani

Presidente ATSC

 

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con gioia, vi informo che Confassociazioni – a cui ATSC aderisce – ha ottenuto un successo dalle trattative avviate al Tavolo del lavoro autonomo convocato presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 17 dicembre. A seguito dell’incontro, infatti, nella notte del 20 dicembre la Camera ha approvato lo stanziamento di un fondo pari a 1 miliardo di euro per l’esonero parziale nell’anno 2021 dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che abbiano percepito nell’anno d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000,00 euro e che abbiano subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 rispetto all’anno 2019 non inferiore al 33 per cento.

Beneficiari dell’esenzione, dunque, risultano essere anche gli agenti di commercio. Il raffronto del calo di fatturato non fa più riferimento ad un singolo mese (aprile 2020 su aprile 2019), ma ad un intero anno: una misura maggiormente inclusiva che sostiene una platea più ampia.

Nella stessa sede, è stato approvato anche l’ISCRO, l’ammortizzatore sociale per le partite iva iscritte alla Gestione separata INPS chiesto durante l’incontro. «Si tratta sicuramente di un importante passo in avanti per i professionisti di un mondo, quello del lavoro autonomo, provato da una crisi durissima che ha colpito di più giovani e donne» – ha dichiarato il Presidente di Confassociazioni, Dott. Angelo Deiana – «aspettavamo da tanto uno strumento di tutela per ridurre il divario tra garantiti e non garantiti. Ora è arrivato: grazie al Governo, alle forze di maggioranza e opposizione ed a tutte le altre Parti Sociali».

Al momento risultano, quindi, esclusi i lavoratori autonomi iscritti ad altre gestioni INPS e/o ad altre casse previdenziali. Confassociazioni ed ATSC continueranno a lavorare insieme a tutti per raggiungere anche questo risultato, anche in ragione della forza vitale riconosciuta ai lavoratori autonomi anche in chiave di implementazione del PIL.

Il Tavolo del lavoro autonomo ha posto anche la questione del divario generazionale e di genere, «che deve essere affrontata analizzando le motivazioni che ci portano tra i paesi che non hanno investito abbastanza sul tema, valutando anche la possibilità di utilizzo di interventi di welfare delle casse defiscalizzando l’intervento» ha affermato la Ministra in un’intervista. «Bisogna dare pari possibilità ed opportunità concrete alle donne per poter svolere il loro lavoro e continuare il proprio progetto di vita».

Per quanto riguarda, infine, il divario generazionale, l’arma più efficace è sicuramente la promozione del life long Learning – la formazione lungo l’intero arco della vita – ed il large life Learning: l’apprendimento “largo”, ad ampio spettro con il ricorso a skills più soft non necessariamente qualificanti la singola professione. «Siamo ventesimi in Europa per investimento in competenze» conclude Catalfo «Bisogna investire sulla formazione continua e intervenire su più fronti contemporaneamente: competenze, generazionale, donne, mezzogiorno».

In qualità di Presidente di ATSC, condivido in pieno la linea espressa dal Ministro Catalfo e da Confassociazioni. Secondo uno studio condotto da ATSC e presentato recentemente alla Commissione Europea, dal titolo Il consolidamento dell’Europa sociale: prospettive di life long Learning per implementare l’inclusione sociale – il numero degli agenti di commercio dal 2013 al 2020 – ha subito una diminuzione pari a 25.278 unità. Uno scenario drammatico e complesso, poiché strettamente connesso a diverse tematiche tra cui la scarsa protezione sociale storicamente tipica del settore, la sfiducia storica nei confronti dell’associazionismo e l’aumento costante dell’età media, riflesso di un lento ricambio generazionale. Una situazione che, sommata alle dinamiche innescate dalla pandemia, ha tutti i presupposti per acuire la crisi di settore oramai in atto da anni. Di conseguenza, oltre ad aiutare tali categorie nell’immediato con l’erogazione di fondi, dobbiamo insistere con politiche attive di lungo periodo lungimiranti, incentrate principalmente su due temi: formazione continua e giovani.

…con ATSC non si è mai soli!!!

 

Dott. Franco Damiani

Presidente ATSC

 

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