A partire da quest’anno, la Fondazione Enasarco ha definitivamente operato la separazione dal punto di vista economico e finanziario tra la Gestione FIRR (Fondo Indennità di Risoluzione Rapporto) e la Gestione Previdenza che riguarda, invece, la totalità dei contributi versati dando, così, finalmente attuazione alle disposizioni contenute nell’apposita Convenzione stipulata nel 1992 tra la Fondazione Enasarco e le sigle sindacali di categoria firmatarie degli Accordi Economici Collettivi.

Si tratta di un risultato importante conseguito tramite l’azione congiunta del Presidente Alfonsino Mei, dell’Assemblea dei Delegati, del CDA e dell’intera struttura, con l’obiettivo di avvicinare sempre più la Fondazione alle esigenze degli iscritti e di garantire sicurezza per il futuro previdenziale.

Ma perché questa separazione è importante per gli agenti di commercio ed i consulenti finanziari?

Iniziamo spiegando cos’è il FIRR: una somma rapportata alle provvigioni liquidate agli agenti ed ai consulenti, secondo aliquote stabilite dagli Accordi economici collettivi, che i preponenti sono tenuti ad accantonare annualmente presso la Fondazione Enasarco e che viene liquidata all’agente e al consulente al momento della chiusura del rapporto.

Quindi, il FIRR, per sua stessa natura, si configura a tutti gli effetti come un credito la cui titolarità è configurabile in capo all’agente di commercio e al consulente finanziario.

A partire da questa evidenza, la Fondazione sta adottando una serie di misure volte a garantire la gestione del FIRR nel miglior interesse degli iscritti, che ho il piacere di anticiparvi:

  • La liquidazione della somma accantonata al momento della chiusura del rapporto non avviene più in automatico ma deve essere richiesta dall’agente, che dovrà trasmettere alla Fondazione copia del contrato di agenzia sottoscritto o un’apposita autocertificazione, in modo che ci sia certezza sull’inizio del rapporto e dei relativi importi;
  • Sulla correttezza degli importi, prima della liquidazione verrà effettuato un accertamento degli eventuali buchi di accantonamento. Tale controllo verrà svolto anche in sede di verifica ispettiva da parte del servizio di vigilanza Enasarco, limitato finora ai soli contributi previdenziali;
  • Sempre in caso di verifica ispettiva, il FIRR non sarà più rateizzabile ma dovrà essere versato in un’unica soluzione alla Fondazione;
  • Qualora il contratto venga risolto per inadempienza imputabile all’agente, la ditta preponente potrà solo comunicare la data di chiusura e non più bloccare la liquidazione del FIRR, se non fornendo la prova certa e concreta dell’inadempimento della controparte; non sono più ammissibili, ad esempio, autodichiarazioni generali o lettere redatte da un avvocato avvaloranti l’inadempimento dell’agente;
  • Al momento del conferimento del mandato, la ditta preponente dovrà trasmettere all’Enasarco il contratto stipulato con l’agente.

Non solo la separazione del FIRR. Dopo la chiusura del bilancio 2023 con un conto economico da 276 milioni di utile (circa +500% rispetto allo scorso anno), la Fondazione sta lavorando ad altre novità sul fronte dell’assistenza e della formazione, di cui vi informeremo tempestivamente.

Per qualsiasi informazione iscrivetevi qui e sarete ricontattati.

Dott. Franco Damiani
Presidente ATSC
Delegato Assemblea Enasarco

© Riproduzione riservata

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A partire da quest’anno, la Fondazione Enasarco ha definitivamente operato la separazione dal punto di vista economico e finanziario tra la Gestione FIRR (Fondo Indennità di Risoluzione Rapporto) e la Gestione Previdenza che riguarda, invece, la totalità dei contributi versati dando, così, finalmente attuazione alle disposizioni contenute nell’apposita Convenzione stipulata nel 1992 tra la Fondazione Enasarco e le sigle sindacali di categoria firmatarie degli Accordi Economici Collettivi.

Si tratta di un risultato importante conseguito tramite l’azione congiunta del Presidente Alfonsino Mei, dell’Assemblea dei Delegati, del CDA e dell’intera struttura, con l’obiettivo di avvicinare sempre più la Fondazione alle esigenze degli iscritti e di garantire sicurezza per il futuro previdenziale.

Ma perché questa separazione è importante per gli agenti di commercio ed i consulenti finanziari?

Iniziamo spiegando cos’è il FIRR: una somma rapportata alle provvigioni liquidate agli agenti ed ai consulenti, secondo aliquote stabilite dagli Accordi economici collettivi, che i preponenti sono tenuti ad accantonare annualmente presso la Fondazione Enasarco e che viene liquidata all’agente e al consulente al momento della chiusura del rapporto.

Quindi, il FIRR, per sua stessa natura, si configura a tutti gli effetti come un credito la cui titolarità è configurabile in capo all’agente di commercio e al consulente finanziario.

A partire da questa evidenza, la Fondazione sta adottando una serie di misure volte a garantire la gestione del FIRR nel miglior interesse degli iscritti, che ho il piacere di anticiparvi:

  • La liquidazione della somma accantonata al momento della chiusura del rapporto non avviene più in automatico ma deve essere richiesta dall’agente, che dovrà trasmettere alla Fondazione copia del contrato di agenzia sottoscritto o un’apposita autocertificazione, in modo che ci sia certezza sull’inizio del rapporto e dei relativi importi;
  • Sulla correttezza degli importi, prima della liquidazione verrà effettuato un accertamento degli eventuali buchi di accantonamento. Tale controllo verrà svolto anche in sede di verifica ispettiva da parte del servizio di vigilanza Enasarco, limitato finora ai soli contributi previdenziali;
  • Sempre in caso di verifica ispettiva, il FIRR non sarà più rateizzabile ma dovrà essere versato in un’unica soluzione alla Fondazione;
  • Qualora il contratto venga risolto per inadempienza imputabile all’agente, la ditta preponente potrà solo comunicare la data di chiusura e non più bloccare la liquidazione del FIRR, se non fornendo la prova certa e concreta dell’inadempimento della controparte; non sono più ammissibili, ad esempio, autodichiarazioni generali o lettere redatte da un avvocato avvaloranti l’inadempimento dell’agente;
  • Al momento del conferimento del mandato, la ditta preponente dovrà trasmettere all’Enasarco il contratto stipulato con l’agente.

Non solo la separazione del FIRR. Dopo la chiusura del bilancio 2023 con un conto economico da 276 milioni di utile (circa +500% rispetto allo scorso anno), la Fondazione sta lavorando ad altre novità sul fronte dell’assistenza e della formazione, di cui vi informeremo tempestivamente.

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