Carissimi,
desidero informarVi che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020 ha introdotto il divieto di entrata e di uscita nella Regione Lombardia, nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, salvo la dimostrazione di «comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute».
La disposizione lascia perplessi su una questione non indifferente: come fare per “comprovare” le esigenze lavorative? Per i lavoratori dipendenti basterebbe una dichiarazione del datore di lavoro o dell’azienda, ma quali sarebbero gli adempimenti a carico dei lavoratori autonomi?
In proposito, è intervenuto il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha adottato una direttiva per l’attuazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato”, volta a fornire i primi chiarimenti e le prime indicazioni: posto che l’onere di dimostrare la fondatezza delle suddette situazioni è a carico dell’interessato, tale onere «potrà essere assolto producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che potrà essere resa anche in seduta stante attraverso la compilazione dei moduli appositamente predisposti in dotazione agli operatori delle Forze di polizia e della Forza pubblica». Invero, il controllo sulla veridicità dell’autodichiarazione potrà essere effettuato anche in un momento successivo.
Di seguito vi riportiamo il fac-simile messo a disposizione sul sito internet del ministero dell’interno
CLICCA QUI PER SCARICARE IL FAC-SIMILE DI AUTODICHIARAZIONE DEL MINISTERO
ccorre precisare che il mancato rispetto di questi obblighi comporta l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a duecento sei euro (ex art. 650 c. p. per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità).
I controlli delle autorità competenti saranno così articolati:
- Sulla rete autostradale e per la viabilità principale ordinaria, la polizia stradale, l’arma dei carabinieri verificheranno le autodichiarazioni;
- Negli aeroporti della regione Lombardia e delle province indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo ai passeggeri in partenza e in arrivo verranno controllati il possesso del titolo di viaggio e dell’autocertificazione. Restano esclusi i passeggeri in transito. La direttiva precisa anche che «per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso»;
- Per il trasporto ferroviario, la polizia ferroviaria acquisirà le autocertificazioni dai passeggeri e provvederà all’incanalamento dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni per verificarne lo stato di salute;
- Il controllo sulle autodichiarazioni verrà applicato anche a Venezia per i passeggeri delle navi da crociera in transito per rientrare nei luoghi o paesi di provenienza.
ATSC è vicina alla categoria e fornisce tempestivamente soluzioni per i professionisti che in questo momento sono in forte difficoltà.
Nella speranza che tutto torni rapidamente alla normalità, il mio pensiero è rivolto a voi e alle vostre famiglie
Soli siamo sabbia, insieme siamo roccia.
…con ATSC non si è mai soli!!!
Dott. Franco Damiani
Presidente ATSC
Delegato Assemblea Enasarco
Fonti: direttiva del ministro dell’Interno dell’8 marzo 2020, Allegato denominato “Il modulo per l’autodichiarazione degli spostamenti” (sito internet del Ministero dell’Interno)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Carissimi,
desidero informarVi che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo 2020 ha introdotto il divieto di entrata e di uscita nella Regione Lombardia, nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria, salvo la dimostrazione di «comprovate esigenze lavorative, necessità o motivi di salute».
La disposizione lascia perplessi su una questione non indifferente: come fare per “comprovare” le esigenze lavorative? Per i lavoratori dipendenti basterebbe una dichiarazione del datore di lavoro o dell’azienda, ma quali sarebbero gli adempimenti a carico dei lavoratori autonomi?
In proposito, è intervenuto il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha adottato una direttiva per l’attuazione dei controlli nelle “aree a contenimento rafforzato”, volta a fornire i primi chiarimenti e le prime indicazioni: posto che l’onere di dimostrare la fondatezza delle suddette situazioni è a carico dell’interessato, tale onere «potrà essere assolto producendo un’autodichiarazione ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che potrà essere resa anche in seduta stante attraverso la compilazione dei moduli appositamente predisposti in dotazione agli operatori delle Forze di polizia e della Forza pubblica». Invero, il controllo sulla veridicità dell’autodichiarazione potrà essere effettuato anche in un momento successivo.
Di seguito vi riportiamo il fac-simile messo a disposizione sul sito internet del ministero dell’interno
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ccorre precisare che il mancato rispetto di questi obblighi comporta l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a duecento sei euro (ex art. 650 c. p. per l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità).
I controlli delle autorità competenti saranno così articolati:
- Sulla rete autostradale e per la viabilità principale ordinaria, la polizia stradale, l’arma dei carabinieri verificheranno le autodichiarazioni;
- Negli aeroporti della regione Lombardia e delle province indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’8 marzo ai passeggeri in partenza e in arrivo verranno controllati il possesso del titolo di viaggio e dell’autocertificazione. Restano esclusi i passeggeri in transito. La direttiva precisa anche che «per i voli Schengen ed extra Schengen in partenza le autocertificazioni saranno richieste unicamente per i residenti o domiciliati nei territori soggetti a limitazioni. Nei voli Schengen ed extra Schengen in arrivo, i passeggeri dovranno motivare lo scopo del viaggio all’atto dell’ingresso»;
- Per il trasporto ferroviario, la polizia ferroviaria acquisirà le autocertificazioni dai passeggeri e provvederà all’incanalamento dei passeggeri in entrata e in uscita dalle stazioni per verificarne lo stato di salute;
- Il controllo sulle autodichiarazioni verrà applicato anche a Venezia per i passeggeri delle navi da crociera in transito per rientrare nei luoghi o paesi di provenienza.
ATSC è vicina alla categoria e fornisce tempestivamente soluzioni per i professionisti che in questo momento sono in forte difficoltà.
Nella speranza che tutto torni rapidamente alla normalità, il mio pensiero è rivolto a voi e alle vostre famiglie
Soli siamo sabbia, insieme siamo roccia.
…con ATSC non si è mai soli!!!
Dott. Franco Damiani
Presidente ATSC
Delegato Assemblea Enasarco
Fonti: direttiva del ministro dell’Interno dell’8 marzo 2020, Allegato denominato “Il modulo per l’autodichiarazione degli spostamenti” (sito internet del Ministero dell’Interno)
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