SETTORE INDUSTRIA CONFCOOPERATIVE CONFAPI
L’Usarci, con un costante impegno, porta avanti la negoziazione per il rinnovo degli Accordi Economici Collettivi, ed ha presentato, unitamente alle altre sigle sindacali, una piattaforma unitaria di modifica dell’attuale Accordo Economico.
Malgrado l’attuale situazione congiunturale, le trattative tra le numerose parti coinvolte, proseguono con incontri intensi, sia con gli altri sindacati, che con le naturali controparti datoriali, Confindustria, Confcooperative e Confapi, affinché si tenga conto delle nuove esigenze degli agenti di commercio.
Per la stesura del nuovo accordo, avendo partecipato personalmente insieme al Segretario Nazionale Antonello Marzolla e al nostro responsabile Massimiliano Baldini ai numerosi incontri svolti, si è tenuto conto di tutte i suggerimenti pervenuti dalle nostri sedi Usarci locali, si è pensato al futuro, rivolgendo particolare attenzione alla tutela dei diritti di quegli agenti, sottoposti ad improvvise variazioni di contratto, realizzate con unilaterale decisione della mandante.
In questa direzione, in occasione dell’ultimo incontro avvenuto il 24 luglio 2012, abbiamo condiviso una proposta, da inserire nella approvazione del nuovo contratto, contenente novità salienti: tra queste si è pensato ad una migliore tutela dell’agente, nel caso di riduzioni di zona/provvigioni/clientela, ad opera della mandante, introducendo la possibilità di non accettare le variazioni di media entità, e quindi di ritenere tale comunicazione di modifica, quale preavviso per la cessazione del rapporto, eventualità riservata in precedenza alle sole variazioni “sensibili”.
Inoltre è stato escluso l’addebito del campionario all’agente, salvo il caso di mancata o parziale restituzione o di danneggiamento. La possibilità del periodo di prova, in caso di rinnovo di un contratto a termine, solo nel primo contratto. Permane l’obbligo per l’agente di fornire informazioni riguardanti le condizioni di mercato e altre, utili al preponente, ma la previsione di nullità di ogni patto contrario, esempio quale l’obbligo di report settimanali e/o mensili ecc, legati a clausole risolutive ed altro.
Si è inoltre deciso che le proposte d’ordine si intendano accettate, ai solo fine della provvigione, se non rifiutate dalla preponente entro 30 giorni, anziché 60 dalla data di ricevimento delle stesse, ed è previsto il diritto alla provvigione a fronte di ordini acquisiti dalla casa mandante, anche in forma elettronica.
Dovrà inoltre essere prevista una provvigione separata o un compenso aggiuntivo in forma non provvigionale, in caso venga affidato all’agente l’incarico continuativo di riscuotere; come dovrà essere elevato da quattro a sei mesi il termine successivo, con diritto alla provvigione, di quelle trattative intraprese, ma non concluse a causa dello scioglimento, che vadano successivamente a buon fine.
Le agenti donna in maternità naturale, adozione e/o affidamento, potranno usufruire di dodici mesi di sospensione dal lavoro senza perdere il mandato; mentre nei casi di interruzione di gravidanza, il periodo è stato elevato ad un massimo di cinque mesi.
Ma il vero scoglio per il rinnovo del contratto è l`individuazione del nuovo sistema di calcolo dell`indennità meritocratica dovuta in caso di scioglimento del rapporto per iniziativa della mandante in aggiunta all`indennità suppletiva di clientela ed al Firr accantonato presso l`Enasarco.
E` proprio su questo punto che tra noi ed in particolare Confindustria si divarica la strada: da un lato l`Usarci che domanda il riconoscimento di somme coerenti con il reale impegno ed i risultati apportati in termini di fatturato e numero di clienti; dall`altra le organizzazioni datoriali che invece vorrebbero imporre conteggi cervellotici per il calcolo della “meritocratica” al solo scopo di pervenire a risultati distanti dalle aspettative dell`Usarci.
Dobbiamo in ogni caso sottolineare che pur permanendo ampie divergenze in merito alle metodologie dei conteggi e quindi dei risultati finali resta da ambo i fronti la seria volontà di giungere entro breve ad una conclusione della trattativa e pertanto alla stipula del nuovo Aec.
Quali note positive già consolidata nella trattativa vi sono da segnalare la riconferma del riconoscimento dell`indennità di clientela e Firr anche in assenza di aumenti di fatturati e/o clientela ed inoltre il diritto al pagamento delle stesse anche nel caso di raggiungimento del diritto al conseguimento della pensione di vecchiaia Inps oltre che a quella Enasarco già prevista anche nei vecchi testi degli Aec.
Tra le novità si è inoltre è convenuto di istituire una commissione paritetica per incentivare e promuovere iniziative in materia di formazione e riqualificazione professionale.
Questo è il panorama del nuovo accordo economico collettivo che andremmo a sottoscrivere, con l’ovvia considerazione che tutto è migliorabile. E’ importante cogliere il lavoro svolto, in quanto crediamo di aver fatto molto per tutelare soprattutto le fasce più deboli della categoria.
E` appena il caso di specificare come sul rinnovo di questo Accordo Economico pesi la scure della pesantissima crisi economica che investe il nostro paese e che porta la delegazione datoriale a condurre la trattativa con estrema asprezza e concedendo margini economici assai modesti.
Mi preme comunque ricordare che l’AEC è comunque contratto di natura privatistica, cioè si applica, se espressamente richiamato nel contratto di agenzia individuale, ovvero quando l’agente e la ditta risultano iscritti ad una delle organizzazioni sindacali stipulanti.
Franco Damiani
Vice Presidente Vicario Nazionale Usarci
SETTORE INDUSTRIA CONFCOOPERATIVE CONFAPI
L’Usarci, con un costante impegno, porta avanti la negoziazione per il rinnovo degli Accordi Economici Collettivi, ed ha presentato, unitamente alle altre sigle sindacali, una piattaforma unitaria di modifica dell’attuale Accordo Economico.
Malgrado l’attuale situazione congiunturale, le trattative tra le numerose parti coinvolte, proseguono con incontri intensi, sia con gli altri sindacati, che con le naturali controparti datoriali, Confindustria, Confcooperative e Confapi, affinché si tenga conto delle nuove esigenze degli agenti di commercio.
Per la stesura del nuovo accordo, avendo partecipato personalmente insieme al Segretario Nazionale Antonello Marzolla e al nostro responsabile Massimiliano Baldini ai numerosi incontri svolti, si è tenuto conto di tutte i suggerimenti pervenuti dalle nostri sedi Usarci locali, si è pensato al futuro, rivolgendo particolare attenzione alla tutela dei diritti di quegli agenti, sottoposti ad improvvise variazioni di contratto, realizzate con unilaterale decisione della mandante.
In questa direzione, in occasione dell’ultimo incontro avvenuto il 24 luglio 2012, abbiamo condiviso una proposta, da inserire nella approvazione del nuovo contratto, contenente novità salienti: tra queste si è pensato ad una migliore tutela dell’agente, nel caso di riduzioni di zona/provvigioni/clientela, ad opera della mandante, introducendo la possibilità di non accettare le variazioni di media entità, e quindi di ritenere tale comunicazione di modifica, quale preavviso per la cessazione del rapporto, eventualità riservata in precedenza alle sole variazioni “sensibili”.
Inoltre è stato escluso l’addebito del campionario all’agente, salvo il caso di mancata o parziale restituzione o di danneggiamento. La possibilità del periodo di prova, in caso di rinnovo di un contratto a termine, solo nel primo contratto. Permane l’obbligo per l’agente di fornire informazioni riguardanti le condizioni di mercato e altre, utili al preponente, ma la previsione di nullità di ogni patto contrario, esempio quale l’obbligo di report settimanali e/o mensili ecc, legati a clausole risolutive ed altro.
Si è inoltre deciso che le proposte d’ordine si intendano accettate, ai solo fine della provvigione, se non rifiutate dalla preponente entro 30 giorni, anziché 60 dalla data di ricevimento delle stesse, ed è previsto il diritto alla provvigione a fronte di ordini acquisiti dalla casa mandante, anche in forma elettronica.
Dovrà inoltre essere prevista una provvigione separata o un compenso aggiuntivo in forma non provvigionale, in caso venga affidato all’agente l’incarico continuativo di riscuotere; come dovrà essere elevato da quattro a sei mesi il termine successivo, con diritto alla provvigione, di quelle trattative intraprese, ma non concluse a causa dello scioglimento, che vadano successivamente a buon fine.
Le agenti donna in maternità naturale, adozione e/o affidamento, potranno usufruire di dodici mesi di sospensione dal lavoro senza perdere il mandato; mentre nei casi di interruzione di gravidanza, il periodo è stato elevato ad un massimo di cinque mesi.
Ma il vero scoglio per il rinnovo del contratto è l`individuazione del nuovo sistema di calcolo dell`indennità meritocratica dovuta in caso di scioglimento del rapporto per iniziativa della mandante in aggiunta all`indennità suppletiva di clientela ed al Firr accantonato presso l`Enasarco.
E` proprio su questo punto che tra noi ed in particolare Confindustria si divarica la strada: da un lato l`Usarci che domanda il riconoscimento di somme coerenti con il reale impegno ed i risultati apportati in termini di fatturato e numero di clienti; dall`altra le organizzazioni datoriali che invece vorrebbero imporre conteggi cervellotici per il calcolo della “meritocratica” al solo scopo di pervenire a risultati distanti dalle aspettative dell`Usarci.
Dobbiamo in ogni caso sottolineare che pur permanendo ampie divergenze in merito alle metodologie dei conteggi e quindi dei risultati finali resta da ambo i fronti la seria volontà di giungere entro breve ad una conclusione della trattativa e pertanto alla stipula del nuovo Aec.
Quali note positive già consolidata nella trattativa vi sono da segnalare la riconferma del riconoscimento dell`indennità di clientela e Firr anche in assenza di aumenti di fatturati e/o clientela ed inoltre il diritto al pagamento delle stesse anche nel caso di raggiungimento del diritto al conseguimento della pensione di vecchiaia Inps oltre che a quella Enasarco già prevista anche nei vecchi testi degli Aec.
Tra le novità si è inoltre è convenuto di istituire una commissione paritetica per incentivare e promuovere iniziative in materia di formazione e riqualificazione professionale.
Questo è il panorama del nuovo accordo economico collettivo che andremmo a sottoscrivere, con l’ovvia considerazione che tutto è migliorabile. E’ importante cogliere il lavoro svolto, in quanto crediamo di aver fatto molto per tutelare soprattutto le fasce più deboli della categoria.
E` appena il caso di specificare come sul rinnovo di questo Accordo Economico pesi la scure della pesantissima crisi economica che investe il nostro paese e che porta la delegazione datoriale a condurre la trattativa con estrema asprezza e concedendo margini economici assai modesti.
Mi preme comunque ricordare che l’AEC è comunque contratto di natura privatistica, cioè si applica, se espressamente richiamato nel contratto di agenzia individuale, ovvero quando l’agente e la ditta risultano iscritti ad una delle organizzazioni sindacali stipulanti.
Franco Damiani
Vice Presidente Vicario Nazionale Usarci