Care colleghe e cari colleghi,
nella mattina del 17 dicembre la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha convocato il Tavolo del Lavoro Autonomo previsto dall’art. 17 della Legge 81/2017. Tra i partecipanti configurava anche una delegazione di Confassociazioni – a cui ATSC aderisce da tempo e con cui intrattiene confronti quotidiani – guidata dal Presidente, Dott. Angelo Deiana, che abbiamo avuto l’onore di ospitare recentemente alla sessione di proclamazione delle lauree in Scienze della comunicazione per la Coorte ATSC tenutasi ad ottobre 2020 presso l’Università degli studi di Teramo.
Nell’incontro con la Ministra, Confassociazioni ha rimarcato l’importanza che l’intero sistema del lavoro autonomo e delle professioni riveste: uno dei settori che tradizionalmente risente di più in periodi di crisi e rimasto da parte negli ultimi provvedimenti del Governo. “Siamo in una crisi che si concentra in maniera durissima proprio sulle partite iva perché molti professionisti perdono mediamente tra il 40 e il 60% del fatturato e, in alcuni casi fino al 75%” – ha dichiarato in una nota Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni – “senza poi dimenticare il grave deficit di garanzie che colpisce le piccole partite iva personali e giuridiche (quasi 5 milioni di soggetti, spesso giovani e donne, che producono almeno il 16% del PIL) quando si trovano a dover fronteggiare crisi straordinarie come quella pandemica. Tutti questi soggetti non hanno infatti nessun strumento di protezione sociale che li supporti”.
Per saperne di più, clicca qui: https://www.confassociazioni.eu/approvare-ammortizzatore-sociale-per-partite-iva/
Durante la riunione sono emersi anche altri temi strategici come la formazione, la questione dei giovani e delle donne che il Ministero, come dichiarato da Catalfo, intende portare avanti attraverso il confronto con le associazioni di categoria.
Di seguito le dichiarazioni del Ministro:
Confassociazioni Abruzzo condivide in pieno la linea espressa dal Dott. Deiana: “i lavoratori autonomi e le PMI costituiscono un pilastro fondamentale dell’economia italiana e abruzzese. Per questo motivo anche loro devono essere adeguatamente sostenuti ed aiutati in questa crisi, a beneficio della collettività”; dichiara il Presidente di Confassociazioni Abruzzo, Dott. Claudio Boffa.
“Oltre ad aiutare tali categorie nell’immediato con l’erogazione di fondi”, continua il Vicepresidente di Confassociazioni Abruzzo e Presidente ATSC – Agenti Teramo Senza Confini, Dott. Franco Damiani, “dobbiamo insistere con politiche attive di lungo periodo lungimiranti, volte a scongiurare l’esclusione sociale e incentrate su due temi sostanziali: formazione continua e giovani, che rappresentano il nostro futuro”.
“Un aspetto che ci sta particolarmente a cuore” – continua una dei consiglieri di Confassociazioni Abruzzo e membro di ATSC, Dott.ssa Federica Gregori – “è, poi, la questione di genere. La crisi che stiamo vivendo, unita al retaggio culturale del nostro paese, acuisce una problematica sempiterna, a cui occorre porre definitivamente rimedio. Basti pensare alla categoria degli agenti di commercio: su 223.899 agenti, solo il 13% è costituito da donne. Un dato di fatto che dovrebbe porre diversi interrogativi”.
Ufficio stampa ATSC
Care colleghe e cari colleghi,
nella mattina del 17 dicembre la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha convocato il Tavolo del Lavoro Autonomo previsto dall’art. 17 della Legge 81/2017. Tra i partecipanti configurava anche una delegazione di Confassociazioni – a cui ATSC aderisce da tempo e con cui intrattiene confronti quotidiani – guidata dal Presidente, Dott. Angelo Deiana, che abbiamo avuto l’onore di ospitare recentemente alla sessione di proclamazione delle lauree in Scienze della comunicazione per la Coorte ATSC tenutasi ad ottobre 2020 presso l’Università degli studi di Teramo.
Nell’incontro con la Ministra, Confassociazioni ha rimarcato l’importanza che l’intero sistema del lavoro autonomo e delle professioni riveste: uno dei settori che tradizionalmente risente di più in periodi di crisi e rimasto da parte negli ultimi provvedimenti del Governo. “Siamo in una crisi che si concentra in maniera durissima proprio sulle partite iva perché molti professionisti perdono mediamente tra il 40 e il 60% del fatturato e, in alcuni casi fino al 75%” – ha dichiarato in una nota Angelo Deiana, presidente di Confassociazioni – “senza poi dimenticare il grave deficit di garanzie che colpisce le piccole partite iva personali e giuridiche (quasi 5 milioni di soggetti, spesso giovani e donne, che producono almeno il 16% del PIL) quando si trovano a dover fronteggiare crisi straordinarie come quella pandemica. Tutti questi soggetti non hanno infatti nessun strumento di protezione sociale che li supporti”.
Per saperne di più, clicca qui: https://www.confassociazioni.eu/approvare-ammortizzatore-sociale-per-partite-iva/
Durante la riunione sono emersi anche altri temi strategici come la formazione, la questione dei giovani e delle donne che il Ministero, come dichiarato da Catalfo, intende portare avanti attraverso il confronto con le associazioni di categoria.
Di seguito le dichiarazioni del Ministro:
Confassociazioni Abruzzo condivide in pieno la linea espressa dal Dott. Deiana: “i lavoratori autonomi e le PMI costituiscono un pilastro fondamentale dell’economia italiana e abruzzese. Per questo motivo anche loro devono essere adeguatamente sostenuti ed aiutati in questa crisi, a beneficio della collettività”; dichiara il Presidente di Confassociazioni Abruzzo, Dott. Claudio Boffa.
“Oltre ad aiutare tali categorie nell’immediato con l’erogazione di fondi”, continua il Vicepresidente di Confassociazioni Abruzzo e Presidente ATSC – Agenti Teramo Senza Confini, Dott. Franco Damiani, “dobbiamo insistere con politiche attive di lungo periodo lungimiranti, volte a scongiurare l’esclusione sociale e incentrate su due temi sostanziali: formazione continua e giovani, che rappresentano il nostro futuro”.
“Un aspetto che ci sta particolarmente a cuore” – continua una dei consiglieri di Confassociazioni Abruzzo e membro di ATSC, Dott.ssa Federica Gregori – “è, poi, la questione di genere. La crisi che stiamo vivendo, unita al retaggio culturale del nostro paese, acuisce una problematica sempiterna, a cui occorre porre definitivamente rimedio. Basti pensare alla categoria degli agenti di commercio: su 223.899 agenti, solo il 13% è costituito da donne. Un dato di fatto che dovrebbe porre diversi interrogativi”.
Ufficio stampa ATSC