La quella dell’agente è una professione riconosciuta, o noi stessi la sviliamo un po’?
Oggi non siamo riconosciuti come una professione, tra i vari termini con cui veniamo catalogati ci sono procacciatori d’affari, agenti di tentata vendita, propagandisti… Mentre quella dell’agente di commercio dovrebbe essere una professione qualificata e riconosciuta a seguito di un percorso formativo. E’ il momento di distinguere chi è l’agente di commercio professionista da chi svolge questa attività solo per 2/3 anni per poi abbandonarla e dedicarsi ad altro (circa il 25%). Basta con l’idea di una professione-tampone!
L’agente come professionista, altro che “artista”!
Dal mio punto di vista la vendita non è più un’arte ma una scienza: e quindi gli agenti di commercio, che sono professionisti e imprenditori che rischiano tutti i giorni, solo tramite la conoscenza e la formazione continua possono e potranno ottenere successo sul mercato. Altrimenti si chiudono le partite iva, e stop.
Su che apporti può contare la nostra professione per crescere?
Intanto, io credo moltissimo nella comunicazione web e social: e un esempio è proprio la partnership con +Opportunità Agenti, che è anche un importante mezzo di diffusione e di contatto diretto grazie ai 60.000 professionisti già iscritti al gruppo.
Su tutt’altro fronte, segnalo il nuovo interesse del mondo accademico verso le professioni commerciali: e qui cito subito l’Università di Teramo, che grazie all’istituzione del Corso di Laurea in Intermediazione Commerciale un dato un importante esempio di come effettivamente sia possibile riqualificare la categoria. Un livello formativo che mancava!
Dott. Franco Damiani
Presidente ATSC
La quella dell’agente è una professione riconosciuta, o noi stessi la sviliamo un po’?
Oggi non siamo riconosciuti come una professione, tra i vari termini con cui veniamo catalogati ci sono procacciatori d’affari, agenti di tentata vendita, propagandisti… Mentre quella dell’agente di commercio dovrebbe essere una professione qualificata e riconosciuta a seguito di un percorso formativo. E’ il momento di distinguere chi è l’agente di commercio professionista da chi svolge questa attività solo per 2/3 anni per poi abbandonarla e dedicarsi ad altro (circa il 25%). Basta con l’idea di una professione-tampone!
L’agente come professionista, altro che “artista”!
Dal mio punto di vista la vendita non è più un’arte ma una scienza: e quindi gli agenti di commercio, che sono professionisti e imprenditori che rischiano tutti i giorni, solo tramite la conoscenza e la formazione continua possono e potranno ottenere successo sul mercato. Altrimenti si chiudono le partite iva, e stop.
Su che apporti può contare la nostra professione per crescere?
Intanto, io credo moltissimo nella comunicazione web e social: e un esempio è proprio la partnership con +Opportunità Agenti, che è anche un importante mezzo di diffusione e di contatto diretto grazie ai 60.000 professionisti già iscritti al gruppo.
Su tutt’altro fronte, segnalo il nuovo interesse del mondo accademico verso le professioni commerciali: e qui cito subito l’Università di Teramo, che grazie all’istituzione del Corso di Laurea in Intermediazione Commerciale un dato un importante esempio di come effettivamente sia possibile riqualificare la categoria. Un livello formativo che mancava!
Dott. Franco Damiani
Presidente ATSC